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Il capro espiatorio era un capro utilizzato anticamente durante i riti con cui gli ebrei chiedevano il perdono dei propri peccati nel Tempio di Gerusalemme. Il nome deriva dal rito ebraico compiuto nel giorno dell’espiazione (YOM KIPPUR), quando il sommo sacerdote caricava tutti i peccati del popolo su un capro e poi lo mandava via nel deserto. Il rito viene descritto dalla Bibbia nel libro del LEVITICO (cap. 16)

FONTE WIKIPEDIA 

 

 

ruolo del capro espiatorio durante il Yom Kippur

 In senso figurato, un "capro espiatorio" è un individuo, un gruppo, un’organizzazione, etc., scelto per addossargli una responsabilità o una colpa per la quale lui o lei è, totalmente o parzialmente, innocente. Il fenomeno del capro espiatorio può derivare da molteplici motivazioni, consapevoli o inconsapevoli.

 

Nel giorno di Yom Kippur, cioè il "giorno dell'espiazione", la comunità degli israeliti offriva due capri, uguali fra loro, da sacrificare nelTempio di Gerusalemme in espiazione dei propri peccati.

Il sommo sacerdote compiva un'estrazione a sorte tra i due capri. Il primo era immolato nei pressi dell'altare dei sacrifici, posto all'ingresso dell'edificio del Tempio (il "Santo"). Il suo sangue era utilizzato per purificare il tempio e l'altare profanati dai peccati degli Israeliti (LeviticoLev. 16, 5-10).

Durante il rito il sommo sacerdote,  poneva le sue mani sulla testa del secondo capro e confessava i peccati del popolo di Israele. Il capro veniva quindi condotto in un'area desertica a circa 12 chilometri da Gerusalemme, dove secondo la tradizione rabbinica veniva precipitato da una rupe (Lev. 16, 20-22). Si osservi che la bestia non viene offerta né a YHWH né ad Azazel, proprio perché i peccati la rendono impura e perciò inadatta ad essere vittima sacrificale.

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