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Nel Tempo di Dio l'Uomo torna a Sé

 Testo Fondante  Giubileo Biblico

 

 "Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti.

  Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia".   Levitico 25,10 

.ASPETTI DEL GIUBILEO EBRAICO:

 

1. L'impossedibilità della terra

Facendo shabbat, la terra si sottrae al possesso dell'uomo, si rifiuta ad un rapporto di sottomissione che sia solo funzionale e contesta la pretesa dell'uomo di ridurla ad oggetto di dominio,

 

2. La signoria di Dio: Il Signore e Creatore della terra è Dio che, per questo, non può essere l'uomo. "La terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e pellegrini" (Levitico, 25 23): nella terra l'uomo è "forestiero" e "inquilini" nel senso che ne è ospite in quanto ospitato da Dio che ne è l'unico e legittimo proprietario.

 

3. La gratuità: Come l'uomo  vive in una terra che non è la sua ma di Dio, egli vive in forza di una gratuità o grazia che è l'amore disinteressato di Dio: "La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?, io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni" (Levitico 25, 19-21).

 

4. La giustizia: Come la terra è dono di Dio al bisogno umano, essa è di tutti e per tutti e che ogni volontà umana di accaparramento che neghi o arresti questa destinazione universale è peccato contro Dio e contro il prossimo. La giustizia, cuore del messaggio biblico e soprattutto profetico, è riconoscere l'amore gratuito di Dio nel mondo e assecondarlo facendo di esso il principio del proprio agire e del proprio essere. Per questo, secondo i profeti, è "dalla giustizia", cioè dall'agire giusto, che fiorisce "la pace", la pienezza dei beni per tutta l'umanità (cfr Isaia 32, 15-20).

 

5. Fine delle disuguaglianze e delle ingiustizie: Essendo la terra di Dio, in essa dovranno essere superate tutte le forme di sfruttamento, quelle che riguardano i beni della terra e soprattutto quelle che riguardano l'uomo nei confronti dell'altro uomo.

 

6. Il perdono: L'anno giubilare richiama ed esige il perdono;  inizia con la celebrazione di yom kippur, la grande festa della riconciliazione: "Al decimo giorno del settimo mese... nel giorno dell'espiazione, farete squillare la tromba per tutto il paese" (Levitico 25, 9), L'anno giubilare istituisce la possibilità di un nuovo inizio, perché spezza non solo il determinismo delle sperequazioni sociali ma quello della stessa colpa.
  

7. Reintegrazione del mondo o realizzazione messianica: l'anno giubilare richiama l'ebreo all'instaurazione dell'era messianica, culmine della storia in cui cesseranno tutte le sofferenze e le violenze. Se per un verso questa epoca acquista i tratti di un futuro sempre più lontano, scandito sul ritmo dei millenni ai quali seguirà l'anno giubilare del cinquantesimo millennio, per l'altro più propriamente essa coincide con il ritorno alle origini, con il realizzarsi della terra del progetto di Dio.

FONTE

 

Dal Libro del Levitico 25

 

Il Signore disse ancora a Mosè sul monte Sinai: «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese che io vi dò, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore. 

Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti;  ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra.  Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è presso di te;  anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà.
Conterai anche sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni.  Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.

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